Protesi Mobili flessibili in Nylon

Iniziamo con lo spiegare di che materiale stiamo parlando.

Il Nylon (Poliammide)è un polimero sintetico inventato nel 1935 da Wallace Hume Carothers nei laboratori  Du Pont.Sappiamo bene i numerosi impieghi di questo meraviglioso materiale dalle fibre tessili  all’arredamento al settore dentale.

L’utilizzo di questo materiale nel dentale è delimitato per ora solo alla protesi mobile in sostituzione della resina acrilica rosa che costituisce il palato e le flange della stessa.

Utilizzando il Nylon si costruiscono delle protesi flessibili,leggere,dotate di un’ottimo confort per il paziente,inoltre,dettaglio assolutamente importante si possono sostituire i tradizionali ganci metallici costruendo così una protesi assolutamente invisibile.

Ovviamente dal 1935 ad oggi la ricerca ha generato dei Nylon migliori con delle specifiche adatte al campo dentale.

Oggi sono disponibili dei copolimeri a base di Nylon ma con delle caratteristiche notevolmente migliorate rispetto alla formulazione di base del 1935 come un ridotto assorbimento di liquidi,disponibilità di diversi moduli elastici e colori adesione migliorata con i denti in resina.

Le indicazioni:

– Tutti quei casi di protesi mobile parziale con ganci,in sostituzione dello scheletrato        metallico tradizionale.

-Protesine provvisorie estetiche da mettere come pre protesico fino all’avvenuta  osteointegrazione dell’impianto.

-Sensibilizzazione al monomero,la totale assenza di monomeri nella sua formulazione lo  rende indicato a quelle persone con particolari allergie agli acrilici.

-Leggerezza ed infrangibilità,non si rompe mai essendo esso stesso flessibile  in grado  quindi di assorbire gli urti .

-Estetica,la mancanza del metallo nei ganci lo rende camaleontico ed assolutamente invisibile nel cavo orale.

I costi sono allineati con la tradizionale protesi scheletrata in metallo.

Una valida alternativa che uno studio moderno deve offrire ai suoi pazienti.

A disposizione per eventuali domande.

Andrea C.

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Disilicato Di Litio

Un caso da tutti i giorni.

Rifacimento di una vecchia corona in metallo/ceramica sul 1.2.

Eseguita preparazione in studio col metodo B.O.P.T (Biological Oriented Preparation Technique) secondo il Dr. Ignazio Loi.

Disilicato di Litio con stratificazione ceramica E.Max

Si ringrazia lo Studio del Dr.Lucchin Marco di Rovigo per la gentile concessione.

DSC_0365Metallo ceramicaDSC_0290Disilicato di Litio

 

Riparazioni dirette del laboratorio al paziente

Può il paziente andare al laboratorio odontotecnico per una riparazione di protesi dentaria bypassando lo studio odontoiatrico?

La risposta è si.

L’odontotecnico abilitato può eseguire la riparazione direttamente al paziente.Dovrà avere cura di redigere una prescrizione,un fascicolo tecnico dove si assicura la metodica di lavoro con i lotti dei materiali usati ed una dichiarazione di conformità esattamente come avrebbe fatto per un lavoro prescritto dallo studio dentistico.

Sotto il profilo fiscale si dovrà rilasciare apposita fattura intestata al paziente ,questa operazione è esente iva come la costruzione stessa dei dispositivi medici su misura ad uso odontoiatrico.

Ovviamente se la riparazione necessitasse di una impronta il passaggio nello studio dell’Odontoiatra si rende obbligatorio.

Andrea Costantini

Splintaggio Dei Denti Anteriori in Fibra Di Carbonio

Lo splintaggio dei denti non è altro che un’unione meccanica dei denti atta a stabilizzarne la posizione .

Viene fatto quando è presente una certa mobilità dell’elemento dentario dovuta ad esempio da una parodontite,oppure da un trauma, ma anche a termine di una terapia ortodontica per stabilizzarne la posizione ed escluderne recidive.

Ci sono molte tecniche che vengono usate per “splintare” i denti,dirette,cioè fatte direttamente in poltrona dall’odontoiatra,o indirette,preparate cioè in laboratorio previa presa di una impronta.

Nelle prime,le più usate, si utilizzano in genere dei fili di acciaio o delle retine sottili in materiale sintetico (fibra di vetro o fibra di poliammide) le quali vengono fissate agli elementi tramite del semplice composito.Questa soluzione molto rapida e meno onerosa ha come svantaggio pero’il fatto che spesso i compositi con il loro spessore disomogeneo provochino fastidio al paziente.D’altro canto pero’essi sono piu’ facilmente gestibili in caso di distacco accidentale.

Negli splintaggi indiretti si possono utilizzare diversi materiali.Le fusioni in metallo sono le piu’ usate ma anche materiali più moderni come le fibre di carbonio e le fibre di vetro.Queste lavorazioni fatte in laboratorio in genere sono più accurate danno meno fastidio in quanto il paziente avverte una superficie omogenea senza scalini o”montagnette”sono pero’ ovviamente più onerose.

La Fibra di Carbonio offre una valida alternativa ,fornita in tessuto viene impregnata e stampata sulla forma creata appositamente dal modello in gesso del paziente.

Il nostro laboratorio esegue queste lavorazioni.

Andrea Costantini

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Stampante 3D per Laboratori Odontotecnici

Per i laboratori odontotecnici che cercano una lavorazione più veloce e un modello di profitto maggiore, la nuova  stampante 3-D Advantage Objet Eden260V prodotta da Stratasys,  è stata presentata  nel corso del Lab Day LMT a Chicago , produce guide chirurgiche e modelli dentali in casa direttamente da file prodotti da scanner intraorale.untitled

La nuova stampante 3-D offre un pacchetto materiali su misura e un vassoio di generazione che è dal 20% al 40% più grande della concorrenza del settore dentale. Questo permette agli utenti di migliorare il flusso di lavoro e ottimizzare la produttività stampando più modelli in un unico build. La stampante 3-D dispone anche di velocità di stampa fino al 33% in più  rispetto ad altri prodotti concorrenti.  Il vantaggio della stampante 3-D Objet Eden260V Dental  Stratasys’ sfrutta protocolli innovativi per consentire la produzione di modelli 3-D di ultra-alta risoluzioneD. Questi benefici sono arricchiti da ingombri ridotti al pari di una fotocopiatrice che la rende ideale  e discreta in qualsiasi laboratorio o studio dentistico.

 Stratasys continua a fare odontoiatria digitale  ed è pienamente impegnata in questo mercato”, dice Avi Cohen, Director di Global Dental Stratasys. “. La stampante 3-D Advantage Objet Eden260V dentale è un a soluzione conveniente che è stata progettata per aumentare la produttività e tempi di consegna offrendo allo stesso tempo i prototipi di precisione e parti di produzione.

Tecnologia di grado professionale •, risultati precisi coerenti • Funzionamento semplice ed intuitivo con tempi di consegna veloci • materiali sicuri • Piccola, dimensioni da fotocopiatrice funzionamento silenzioso.

Al momento non è dato sapere il costo che  immagino sia non indifferente.

vai al sito

 

 

 

PARADENTI SPORTIVI INDIVIDUALI

Ogni anno l’uso di protezioni ,evita che vadano persi migliaia di denti nel corso di attività sportive.Sono molteplici gli sport che implicano un rischio per gli elementi dentari dal Ciclismo al Kickboxing,dall’Hockey allo Squash.

Perchè scegliere protezioni individuali molto più costose invece dei soliti paradenti Boil&Bite (scalda e mordi)venduti nei negozi sportivi.

La risposta è semplice.

1°Il grado di protezione dei Boil&Bite è assolutamente inferiore perchè composti da uno  strato unico di materiale morbido.

2°Le protezioni Boil&Bite non sono precise e si muovono.L’atleta deve trattenere questa protezione sull’arcata dentaria compromettendone la concentrazione e quindi la prestazione finale.

3°Scaldando e mordendo si va a ridurre notevolmente lo spessore iniziale dando una falsa sensazione di protezione.

I paradenti individualizzati sono creati da un’impronta dentale e vengono costruiti utilizzando macchinari che termoformano il materiale di protezione secondo la bocca dell’atleta.Essi possono essere a 2 o 3 strati e di spessore variabile secondo il tipo di sport che si pratica.

Nel tipo a 3 strati ,lo strato intermedio è rigido ed è di assoluta importanza per lo scarico delle forze.

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E’ importante inoltre che il paradenti sia esteso al vestibolo onde proteggere anche le radici stesse dei denti.

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Perchè i dentisti cambiano laboratorio

Interessante articolo pubblicato da Lauren Burns su Dentistry IQ che fotografa la situazione americana, ma che si puo’ tranquillamente trasporre in Europa e quindi in Italia,tutto il mondo è paese no?

Negli ultimi 5 anni quasi il 50% degli studi dentistici ha cambiato laboratorio per problemi tecnici o di relazione.

Quali sono i motivi che portano i dentisti a cambiare,cosa cercano e quali sono le strategie di marketing che più li hanno influenzati.

Dental Economics, insieme con Lab Management Today, ha condotto un sondaggio tra 200 dentisti con esperienza e non, chiedendo loro cosa cercano in un laboratorio odontotecnico.

Il campione è composto da:

65% con piu’ di 20anni di esperienza

24% con esperienza da 5 a 20anni

11% con meno di 5 anni di esperienza

66% lavorano da soli,il 22% sono parte di un team,il12%è socio.

La maggior parte dei dentisti hanno riferito di non avere un sistema di presa dell’impronta digitale. Solo il 17 % ha dichiarato di averne uno. Il 63% non ha un sistema CAD CAM alla poltrona e non ha intenzione di acquistarne uno a breve termine affermando che essi non sono ne a buon mercato ne di alta qualità.

Dato che il 63% dei dentisti non hanno un sistema di fresatura poltrona e non hanno intenzione di prenderne uno in futuro, significa che fanno ancora molto affidamento sui laboratori.Sono molte le ragioni per cui un dentista cambia laboratorio,prima fra tutte la qualità incoerente,tempi di consegna elevati,prezzi alti,difetti di comunicazione.

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I dentisti sono stati invitati a scegliere le loro prime tre caratteristiche che cercano quando si considera un nuovo laboratorio.Eccovi le risposte.

-Lavoro di alta qualità

-Prezzi ragionevoli

-Buona comunicazione

-Tempo di consegna veloce

-Vicinanza del laboratorio con studio dentistico

-Gamma di servizi

_Disponibilità di tecnologie all’avanguardia

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Le risposte dimostrano che i dentisti sono alla ricerca di una relazione a lungo termine con loro laboratorio e che la maggior parte di loro si sforza di risolvere i problemi, sia tecnici o comunicativi.La maggioranza dei dentisti intervistati ha dichiarato che usano tre laboratori su una base costante. Solo il 13% sempre fa affidamento esclusivamente su un unico laboratorio.

 

 

I Dentisti tengono la comunicazione con loro laboratorio in grande considerazione, e quasi il 100% di loro vogliono una consulenza tecnica . I suggerimenti e le consulenze più apprezzate sono :opzioni di materiale,  scelte di restauro ,  tecniche di presa del colore e  tecniche di preparazione .

Il tecnico è visto come parte integrante di un team che opera in simbiosi.

Se parliamo ora di strategie di marketing per acquisire nuovi committenti da parte dei laboratori vediamo subito che i metodi come social media,e.mail e pubblicità tradizionale solo di assoluta marginalità 1.4%,1.4%,3.4%.

L’80% degli interpellati dichiara di aver ascoltato consigli di altri colleghi.Questo dato ci suggerisce che la buona reputazione ancora paga.zDIQLabStory05

Di seguito la tabella che spiega come si comportano i professionisti quando hanno problemi con l’odontotecnico

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Ecco alla fine della fiera ,ad esser corretti bisognerebbe fare anche un sondaggio ai laboratori,perchè è vero che il nostro è un lavoro subordinato ma i problemi lavorando in team non sono sempre causati da una stessa parte.

eccovi il link originale dell’articolo:

clicca qui

 

 

 

Protesi Mobile in Fibra di Carbonio

Ritorno sul discorso fatto qualche mese fa riguardante la fibra di carbonio applicata all’odontotecnica.

Questo materiale ha a mio avviso,notevoli potenzialità,puo’ effettivamente sostituire in tutto e per tutto il metallo.Sappiamo bene le interazioni che i metalli hanno a contatto coi tessuti quindi se si puo’ evitarne l’uso,meglio!

Una fornitissima bibliografia è disponibile a confermarne le caratteristiche fisico-meccaniche e la non citotossicità.D’altronde è da molto tempo che in odontoiatria si usa la fibra di carbonio per i perni endodontici.

Io personalmente nel mio laboratorio sto cominciando ad esplorarne il potenziale.Credo sia un materiale perfetto per fare i rinforzi delle overdenture sostituendo le microreti metalliche bypassando il laboratorio di scheletrati.Allego qualche foto di una protesi mobile parziale inferiore fatta con questa tecnica.

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PROTESI SU IMPIANTI CON TECNICA B.O.P.T.

Il Dr.Loi da moltissimi anni studia come la stabilità del tessuto gengivale sia di notevole importanza al fine di ottenere un restauro protesico di successo.                                 Sappiamo bene come sia rilevante il rispetto delle strutture biologiche e una volta capito il meccanismo con cui queste strutture si rapportano con la corona possiamo, sempre secondo il Dr. Loi comportarci di conseguenza.Questa sua tesi è supportata da una lunghissima esperienza clinica e da numerosissimi documenti fotografici.  Recentemente Sweden&Martina S.p.a.iniziando una collaborazione con il Dr.Loi ha messo in commercio una serie di componenti protesiche per le loro piattaforme implantari. Finalmente si può usare facilmente la tecnica B.O.P.T anche sugli impianti.

Mio malgrado da utilizzatore finale di tale componentistica,non posso fare a meno di criticarne il costo, a mio giudizio eccessivo, dispiacendomi perchè sicuro che questo freni la diffusione della tecnica stessa che io giudico ottima.

Non mi resta che esortare la Sweden&Martina a riconsiderare il prezzo finale.

http://www.sweden-martina.com/76_protesi-su-impianti-con-tecnica-bopt_1006.php

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Bite Plane

Il Bite Plane o placca di Michigan è un apparecchio in resina trasparente a forma di ferro di cavallo che, posizionato normalmente sull’arcata superiore ma  in alcuni casi anche su quella inferiore,agisce come uno spessore che impedisce il contatto tra i denti,rilassando la muscolatura e consentendo il giusto posizionamento del disco articolare nella fossa glenoidea.In pratica  si ottiene un minore carico funzionale a livello della struttura capsulare, una riduzione dei processi infiammatori con quindi
miglioramento della sintomatologia. Nello specifico trattasi di una placca in resina trasparente con la superficie occlusale liscia atta a lasciare libera la mandibola di scorrere in tutte le direzioni.Lo spessore non dovrebbe in genere superare il millimetro , ma spesso in alcuni casi discrepanze occlusali portano ad aumentare anche in maniera considerevole tale misura.La funzione Antalgica dell’uso del Bite è quella di svincolare la mandibola e l’Articolazione Temporo Mandibolare da una posizione obbligata ,evitando cosi malposizionamenti patologici e rilassando nel contempo la muscolatura mettendola in una posizione  di riposo.Il Bite o Placca di Michigan è indicato anche per l’eccessivo digrignamento dei denti detto  Bruxismo,che oltre al suddetto rilassamento muscolare fornisce un vero e proprio scudo a difesa dei denti.

In conclusione,nella prevenzione dei d.c.c.m. (Disordini Cranio Cervico Mandibolari) è da sottolineare l’importanza di  avere arcate dentali regolari con una
buona occlusione; nei bambini o nei ragazzi quindi è fondamentale correggere una
eventuale  malocclusione con un trattamento ortodontico. Negli adulti, si può
intervenire con dei trattamenti di riequilibrio dell’occlusione (molaggio
selettivo), con il ripristino di elementi dentali mancanti e in alcuni casi
anche con un trattamento ortodontico correttivo; mentre nei pazienti con una
lunga storia di bruxismo è utile considerare l’uso di un bite-plane durante la notte come protettore  delle arcate dentali.

Indicazioni all’uso del Bite:

-Bruxismo,sintomatologie dolorose mal di testa e/o dolore in prossimità dell’orecchio.

-In seguito alla comparsa di faccette di usura sui denti con conseguente riduzione della      dimensione verticale.

-Lesioni pardontali gravi